Al Consiglio – che si terrà giovedì 17 marzo, alle ore 16:00, in Sala della Conciliazione a Palazzo dei Priori – interverranno i vertici della sanità regionale, i consiglieri regionali e provinciali, i sindaci della Zona Sociale 3, le associazioni di categoria, il Comitato costituito a difesa del nosocomio, e tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Qui sotto i principali argomenti che verranno trattati:
Ordine del Giorno sull’implementazione dei Servizi Sanitari nel Territorio assisano
L’attività principale che verrà affrontata sarà la programmazione del rilancio complessivo del Sistema Sanitario Locale, che preveda una definizione chiara della rete ospedaliera e degli ospedali, nonché delle specialistiche di bassa, media ed alta complessità, dove le prestazioni di bassa complessità dovrebbero avere la loro naturale sede presso il nostro Ospedale.
Per far questo sarà prioritario tenere conto di un percorso di valorizzazione dell’Ospedale che preveda:
- Adeguamento strutturale e logistico
- Ripristino della figura di responsabile della Chirurgia Generale
- Ripristino della UOC di Pronto Soccorso dell’Ospedale di Assisi
- Mantenimento o riattivazione delle Specialistiche a garanzia delle funzioni obbligatorie per legge e dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)
- Ripristino del personale medico e infermieristico, come da organigramma e funzionigramma dell’Ospedale
Inoltre, i capigruppo ritengono che debba essere mantenuto l’attuale distretto dell’Assisano come distretto sociosanitario, che le Case della comunità presenti sul nostro territorio (si pensi al Centro di salute a Valfabbrica e alla Casa della Salute di Bastia Umbra), debbano essere rafforzate e messe in rete con altri sitting assistenziali sia territoriali che ospedalieri, con l’ausilio di piattaforme informatiche coordinate dalla centrale operativa territoriale.
Verranno poi esaminate le proposte di implementazione della medicina di iniziativa, favorendo la prevenzione della salute dei cittadini e non solo di coloro che richiedono una prestazione sanitaria o sociale, e l’implementazione della cosiddetta mobilità assistenziale, aumentando il servizio della continuità assistenziale (guardia medica), soprattutto nei territori periferici.
In ottica di maggiore integrazione tra sociale e sanitario, sarà posta l’attenzione su come migliorare il servizio di protezione sociale sul territorio, semplificando le condizioni di accesso ai servizi e favorendo un maggiore coordinamento fra le amministrazioni.
Verrà anche discusso lo stesso Piano Sanitario Regionale, che secondo i Capigruppo rimane troppo generico, poco calato nelle realtà territoriali e non tratta adeguatamente gli standard di assistenza delle strutture extraospedaliere, residenziali e semi-residenziali dedicate a persone anziane, nonché a persone con disabilità e disturbi legati alla salute mentale.