Ospedale Assisi. Annunciata mobilitazione e costituzione di un comitato.

Dopo la chiusura della chirurgia, la Maggioranza Consiliare annuncia la mobilitazione e la costituzione di un comitato per contrastare il continuo depotenziamento dell'Ospedale di Assisi.
ospedale-Assisi

//COMUNICATO STAMPA//

I consiglieri comunali di maggioranza (Assisi Domani, PD, Assisi Civica e Movimento 5 Stelle) si oppongono a qualsiasi manovra di riduzione dell’offerta sanitaria dell’ospedale di Assisi, certi di interpretare e recepire la volontà dei cittadini.
Condividiamo la presa di posizione, forte e chiara, del sindaco Stefania Proietti e dell’assessore ai servizi socio sanitari Massimo Paggi.

Consapevoli delle difficoltà legate all’emergenza pandemica ancora incombente, la chiusura della chirurgia è soltanto l’ultimo atto di una politica regionale che in questo modo penalizza i cittadini, non tutela il diritto alla salute e continua ad evidenziare una notevole carenza nella programmazione e organizzazione ancora oggi, come testimonia la convocazione in fretta e furia della conferenza dei sindaci, a poche ore dal Consiglio per le Autonomie Locali (CAL), uno degli organismi deputato a esprimersi sul Piano Sanitario Regionale, che non ha garantito un’approfondita partecipazione da parte degli amministratori e quindi dei cittadini su un tema di vitale importanza qual è quello della sanità.


Non è concepibile che Assisi, città conosciuta a livello mondiale, che abbraccia un bacino di 62 mila abitanti, oltre che un’utenza esterna di oltre 5 milioni di turisti, quelli che ci piace definire cittadini temporanei, non abbia un presidio ospedaliero degno di questo nome e un pronto soccorso all’altezza e adeguato alle esigenze e all’efficacia del diritto alla salute. L’assistenza sanitaria, costituzionalmente garantita, deve essere assicurata a tutti i cittadini e le cittadine di un territorio, senza discriminazioni e disparità di trattamento, e la Regione non può abdicare a tale funzione.
Pur riconoscendo le motivazioni di una razionalizzazione della sanità pubblica, la continua mutilazione dei reparti e lo spostamento di personale stanno determinando innumerevoli e pesanti disagi interni e esterni alla vita di un nosocomio come quello di Assisi, tra i più antichi della regione. Sono anni che assistiamo ad un depauperamento delle funzioni dell’ospedale di Assisi e non possiamo più fingere che ciò non stia continuando ad accadere. A ciò si aggiunge la cancellazione della sede del distretto sanitario e relativo accorpamento ad altra realtà come annunciato nel piano sanitario regionale con il conseguente indebolimento della gestione socio–sanitaria del nostro territorio.

Apprezziamo, quindi, il lavoro svolto dai cinque sindaci della Zona Sociale 3 che proprio ieri hanno inviato le osservazioni in merito al Piano Sanitario Regionale e ne condividiamo tutti i punti, a cominciare dalla contrarietà all’accorpamento del distretto di Assisi con quello di Gualdo-Gubbio e dal rilancio concreto dell’ospedale di Assisi.
L’azione a difesa della salute dei cittadini è al primo punto della nostra agenda politica, ci batteremo in tutte le sedi per difendere il nostro ospedale e le strutture sanitarie che gravitano nella nostra area. Siamo accanto ai cittadini e insieme costituiremo un Comitato che avrà il solo, unico, obiettivo di salvaguardare il nostro ospedale e su questo chiederemo a tutte le componenti delle città interessate, la Zona Sociale 3 per intenderci (Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara, Valfabbrica), dalle associazioni alle altre forze politiche, di mobilitarsi per far sentire la nostra voce e il nostro forte dissenso.

Assisi Domani (capogruppo, Scilla Cavanna)
Partito Democratico (capogruppo, Paolo Lupattelli)
Assisi Civica (capogruppo, Laura Pizziconi)
Movimento 5 stelle (capogruppo, Isabella Fischi
)

Condividi

Altri articoli

Iscriviti alla nostra newsletter!